Un cane allerta diabete formato con un programma Diabetic Alert Dog (D.A.D.) in famiglia e sotto la guida di un istruttore qualificato è capace di segnalare il 98% delle variazioni glicemiche. Questo è un dato di fatto, evidenziato da studi scientifici e clinici.
In più, è stato dimostrato che il cane riesce a prevedere le variazioni glicemiche prima che si verifichino con 30-40 minuti di anticipo.
Come fanno i cani allerta a fare ciò? Uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine ha evidenziato che i cani allerta riescono a interpretare le micro-variazioni dei comportamenti di chi ha il diabete.
Vediamo come fanno.
Cani allerta che imparano i comportamenti umani
I cani allerta diabete utilizzano l’olfatto per individuare quelle particelle chiamate VOC (Composti Organici Volatili) rilasciate dal corpo umano che cambiano odore all’approssimarsi di una variazione glicemica. Ma la loro capacità di rilevare le ipoglicemie (glicemia bassa) e le iperglicemie (glicemia alta) non è solo legata al fiuto, ma anche alla loro capacità di apprendere.
È stato dimostrato che i cani imparano a interpretare i comportamenti delle persone che assistono, aggiungendo queste informazioni a quelle che ricevono attraverso l’olfatto.

È quando rilevato da uno studio pubblicato nel 2025 sul National Library of Medicine, che ha riportato una serie di osservazioni da parte di proprietari di cani allerta diabete formati da istruttori professionisti.
Secondo questo report, i cani iniziavano a mostrare segni di irrequietezza e a segnalare prima del verificarsi della crisi glicemica. Questa ricerca ha rafforzato l’idea da parte dei ricercatori di come i cani da diabete siano capaci di utilizzare le varie informazioni che acquisiscono vivendo quotidianamente con la persona con il diabete e impiegarle per effettuare la segnalazione. Ma cosa interpretano i cani?
Non sono un dottore, non mi sostituisco a nessuna moderna tecnologia, non curo il diabete, ma se ti prenderai cura di me… io mi prenderò cura di te per sempre.
Cosa interpretano i cani?
Secondo gli studiosi, quello che riescono a interpretare i cani sono le micro-variazioni dei comportamenti dei cani allerta. Ma quali sono?
I cani sono capaci di individuare le impercettibili variazioni nei movimenti: spesso può capitare che la persona con diabete abbia movimenti più scattosi, oppure lenti e affaticati in caso di ipoglicemie o iperglicemie.
Inoltre, una crisi glicemica in atto potrebbe portare a tremori alle mani, un battito accelerato e una maggiore frequenza respiratoria: tutti segnali che vengono visti e sentiti dal cane.
Ma i cani allerta fanno anche di più. Possono percepire anche un differente comportamento, come quando una persona non riesce a fare qualcosa e quindi a concentrarsi. Infine, un cane impara a interpretare anche fasi di irrequietezza alternate a quelle di calma, fino alla dilatazione delle pupille.
Ogni persona è diversa, e quelli indicati sono solo esempi.

L’importanza della relazione empatica
Ma come fa il cane a individuare queste micro-variazioni dei comportamenti? Il meccanismo è legato al vivere la quotidianità, simile a quello che avviene tra gli esseri umani.
Ogni giorno il cane assiste la persona con diabete, ma non solo: gioca, fa esercizi per il percorso allerta diabete, esce a passeggio, riceve coccole e attenzioni, osserva la persona mentre studia, lavora o fa qualcosa in generale.
In poche parole, vive ogni giorno la vita della persona con diabete creando un legame sociale che si basa su una forte empatia.
Questa empatia è fondamentale per le segnalazioni, ma non agisce da sola: è supportata dalla capacità di fiuto del cane di rilevare le variazioni dei VOC. Quindi, il cane da allerta effettua questa valutazione:
- comportamento diverso + cambiamento di odore = pericolo per la persona con diabete
Il cane collega il comportamento all‘odore che indica una variazione glicemica. Questo gli permette di avere la certezza al 98% che si sta verificando una crisi di glicemia e quindi la segnala.
Come si arriva al 98% di segnalazioni
Il cane compie una vera e propria valutazione del comportamento e dell’odore che provengono dalla persona che assiste. In questo modo valuta anche la pericolosità di una crisi glicemica, stabilendo che non sempre sono uguali.
Ad esempio, alcune improvvise variazioni potrebbero rendere la persona incapace di intervenire effettuando una correzione glicemica ed è necessaria l’assistenza esterna.
Il cane riuscirà a valutare anche questo e quindi scegliere, dopo la segnalazione, di chiedere aiuto a un parente o in sua mancanza, utilizzare uno degli strumenti tecnologici creati per questo fine.

Ma come fa il cane ad acquisire questa capacità? Il merito è del protocollo Diabetic Alert Dog in famiglia. È una formazione del cane allerta diabete che avviene a casa della persona, con l’assistenza di un istruttore qualificato.
Questo protocollo è strutturato in modo da insegnare al cane a:
- riconoscere le crisi glicemiche partendo da dei campioni di odore;
- rafforzare la relazione socio-empatica tra cane e persona con diabete;
- far acquisire all’animale una serie di competenze che lo aiuteranno nel segnalare le variazioni;
- rendere autonoma la persona con diabete e la famiglia nel valutare le segnalazioni del cane.
L’insieme di tutti questi elementi si acquisiscono nei mesi (si consideri che un percorso D.A.D. dura dai 18 ai 24 mesi) permettendo al cane di segnalare con il 98% di certezza ovunque: in casa, in macchina, al mare, mentre si fa una passeggiata, un’attività sportiva o si dorme.
A chi rivolgersi per un cane allerta diabete?
Per iniziare un protocollo cane allerta nel diabete, basta rivolgersi all’associazione che ha creato questo sistema di formazione per i cani allerta in Italia nel 2014: Progetto Serena Onlus.
Sono più di 10 anni che opera sul territorio con 82 cani già operativi, 60 che nei prossimi mesi lo diventeranno e altrettanti in formazione.
Cane allerta: FAQ
Il cane allerta riesce a segnalare le ipo e le iperglicemie grazie alle variazioni dell’odore nella persona con diabete, a cui si aggiungono diversi cambiamenti comportamentali.
Sì, un cane allerta formato con il protocollo D.A.D. (Diabetic Alert Dog) in famiglia, sotto la guida di un istruttore qualificato, riesce a individuare con esattezza il 98% delle crisi glicemiche.
I cani allerta non vengono addestrati nel senso tradizionale, ma formati. Ciò significa che il percorso viene svolto direttamente in famiglia, con la supervisione di un istruttore e la partecipazione attiva della persona con diabete.