Piccolo di taglia ma con un grande fiuto: è Nio, un chihuahua di 4 anni divenuto cane allerta diabete operativo a Milano nel 2024, che assiste Daniele un ragazzo di 13 anni.
Questa è la loro avventura, una storia che testimonia come qualunque cane, di qualunque razza e taglia, può diventare un cane da allerta grazie al percorso Diabetic Alert Dog (D.A.D) in famiglia di Progetto Serena APS.
Nio: un piccolo grande chihuahua
Nio è un chihuahua che oggi ha 4 anni e che, dall’età di 2 anni, ha iniziato sotto la guida di Elisa, istruttrice cinofila specializzata nei cani da assistenza, il percorso per diventare un cane allerta nel diabete.
Assiste il giovane Daniele, un ragazzo di 13 anni che ha ricevuto una diagnosi di diabete di tipo 1 all’età di 10 anni, all’inizio delle scuole medie.
Siamo nel 2022 a Milano, quando i genitori di Daniele decidono di iniziare il percorso e contattano Progetto Serena APS. Questa associazione no profit è l’unica in Italia ad avere un protocollo cani allerta diabete in famiglia strutturato e con basi scientifiche, il chiamato D.A.D. (Diabetic Alert Dog).

Secondo questo protocollo, il cane è della famiglia e viene seguito per 24 mesi da un istruttore cinofilo specializzato nei cani allerta medica, imparando a individuare le variazioni della glicemia nel sangue e a segnalarle.
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Progetto Serena opera in tutta Italia. Su Milano collabora con l’istruttrice Elisa che ha preso in carico il percorso Diabetic Alert Dog con Nio e Daniele.
Non sono un dottore, non mi sostituisco a nessuna moderna tecnologia, non curo il diabete, ma se ti prenderai cura di me… io mi prenderò cura di te per sempre.
Nio cane allerta nel diabete
La famiglia aveva già Nio e la sua sorellina Mia, anche lei un chihuahua. Elisa, dopo un’attenta valutazione necessaria per stabilire se un cane in famiglia abbia le competenze per diventare un cane allerta nel diabete, decide di iniziare il percorso con Nio, dato il forte legame con Daniele.
Per preparare un cane allerta è fondamentale non solo che l’istruttrice insegni al cane una serie di competenze, ma anche che ci sia una forte empatia tra il cane allerta e la persona con diabete. Grazie alla combinazione di una formazione professionale e del lavoro in famiglia, un cane allerta arriva a segnalare con una certezza del 98% le crisi glicemiche.
Come segnala Nio
L’istruttrice Elisa ha formato Nio in modo da renderlo capace di individuare le variazioni delle crisi glicemiche sia in caso di bassa glicemia (ipoglicemia) sia con livelli elevati (iperglicemia).
È stato dimostrato da studi scientifici che le crisi glicemiche portano a una variazione dell’odore nel corpo delle persone con diabete con l’emissione di piccole particelle chiamate VOC (Composti Organici Volatili).
I cani da diabete, grazie al loro fiuto e alla formazione ricevuta da un istruttore specializzato riescono a riconoscere la più piccola variazione di odore, che indica un cambio della glicemia nel corpo umano.
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Il piccolo chihuahua Nio sin da subito si è dimostrato molto bravo a individuare le variazioni di odore. Osservando il comportamento di Nio, l’istruttrice Elisa ha deciso di utilizzare come segnale il sedersi accanto a Daniele e grattare con la zampa.
Nio è diventato davvero bravo in questo e, grazie alla forte empatia instaurata con il ragazzino, oggi riesce anche a prevenire le crisi glicemiche con largo anticipo.
Nio nella vita quotidiana di Daniele
Con un percorso cani allerta la persona con diabete e la famiglia sono parte attiva nel processo di formazione, effettuando loro stessi gli esercizi tra una seduta e l’altra e vivendo ogni giorno i progressi del cane.
Questo aspetto è uno dei fattori che creano una forte empatia tra il cane e la persona con diabete necessaria per ottenere segnalazioni certe.
Nio e Daniele sono stati sin da subito molto affiatati e, grazie al lavoro e alla competenza di Elisa, questo legame si è rafforzato.
Nio ha migliorato la qualità di vita di Daniele, aiutandolo a gestire meglio la patologia e diventando un compagno di esperienze. Ma non solo. Il piccolo chihuahua ha portato maggiore serenità anche in famiglia.
Infatti, durante il percorso D.A.D. Nio ha imparato anche a valutare la pericolosità delle crisi glicemiche, sempre diverse tra loro, e se è necessario andare a chiamare aiuto ai genitori: lo fa sedendosi accanto al genitore.
Un piccolo grande cane divenuto un supporto essenziale per la famiglia e che sta aiutando Daniele ad affrontare con un sorriso le difficoltà legate al diabete.
Attenzione il cane allerta diabete non si sostituisce a un medico o un infermiere, non guarisce il diabete ne riduce le somministrazioni della glicemia o i controlli con il glucometro. Il ruolo di un cane allerta diabete è di supporto.
Chi contattare per un cane da allerta nel diabete?
I cani da allerta nel diabete oggi sono un supporto valido per le persone con diabete, un qualcosa assodato anche dalla scienza, che ne ha certificato la loro affidabilità e come riescano a migliorare la vita delle persone con diabete.
Ma a chi rivolgersi per la formazione in famiglia di un cane allerta?
Oggi in Italia l’unica associazione che prepara i cani allerta è Progetto Serena APS. È un ente no-profit presente in tutta Italia con più di 60 istruttori, 82 cani operativi, 60 che stanno concludendo il percorso e un numero equivalente che lo ha iniziato da almeno 6 mesi.
Per conoscere come funziona il protocollo cani allerta nel diabete, ti basterà compilare il modulo di seguito, oppure contattare Progetto Serena via WhatsApp o telefono. Trovi i recapiti alla pagina seguente.


