Cani allerta e affidabilità
La diffusione dei cani da diabete ha portato le persone a porsi alcune domande: quanto sono affidabili? Per quanto tempo mantengono la loro efficacia?
Quesiti che negli ultimi anni sono stati al centro anche dell’analisi di medici e ricercatori, i quali sulla scia del “fenomeno” D.A.D. (Diabetic Alert Dog), hanno indagato sulle capacità di questi cani di percepire le variazioni glicemiche in una persona con il diabete.
Ecco cosa dicono gli studi scientifici e le testimonianze di chi vive ogni giorno con un cane da allerta.
Quanto sono affidabili i cani da diabete?
Iniziamo con alcune ricerche scientifiche, tra cui uno studio condotto dalla Memorial University of Newfoundland, a St. John’s, in Canada, su 27 cani da allerta per il diabete addestrati da istruttori qualificati.
Su 4.000 episodi di variazioni glicemiche, la percentuale di segnalazioni esatte varia dal 94% al 100%, con un tasso di falsi allarmi pari allo 0%.
In tali condizioni, il cane diventa un alleato molto affidabile, un aiuto da affiancare alle tecnologie oggi disponibili per la rilevazione della glicemia.
È importante notare che questi risultati eccellenti si ottengono grazie a programmi di addestramento professionali offerti da enti specializzati nei cani allerta.

Un ulteriore studio sull’affidabilità dei cani addestrati nell’avviso dell’ipoglicemia nei pazienti con diabete di tipo 1 è stato pubblicato sul Journal of Diabetes Science and Technology e presentato nel 2016 al congresso dell’American Diabetes Association.
Lo studio, condotto su un gruppo di persone dai 2 agli 80 anni, ha dimostrato che i cani da allerta addestrati da istruttori cinofili professionisti sono in grado di segnalare il 95% delle variazioni glicemiche.
In particolare, è emerso che il cane segnala in media con 30 minuti di anticipo del CGM (continuous glucose monitor) le variazioni al di sotto dei 70 mg/dl (ipoglicemie) e con un anticipo di 15 minuti di quelle al di sopra degli 100 mg/dl (iperglicemie).
Attenzione il cane allerta diabete non si va a sostituire a un medico o un infermiere, non guarisce il diabete ne riduce le somministrazioni della glicemia o i controlli con il glucometro. Il ruolo di un cane allerta diabete è di supporto.
Testimonianze in Italia
Oltre ai risultati scientifici sull’affidabilità dei cani, vi è un numero crescente di testimonianze in tutto il mondo compreso l’Italia. Come riportato da uno studio recente pubblicato nel 2024 sul Journale of Diabetes Research and Clinical Practice, su 135 persone con cane allerta diabete, la maggior parte dei proprietari ritiene il proprio cane altamente efficace e fondamentale per la propria sicurezza.
In Italia, si è preso come riferimento Progetto Serena APS, l’unico ente privato ad avere un protocollo DAD strutturato e con basi scientifiche e circa 200 cani formati in famiglia o in fase di preparazione per l’allerta del diabete.
Il Progetto è attivo da 11 anni e collabora con Università e medici specializzati in diabetologia ed endocrinologia, tra cui il primario di diabetologia ed endocrinologia dell’Università di Verona Enzo Bonora.
Grazie agli studi scientifici tuttora in corso, si dispone di un numero elevato di dati e informazioni sull’affidabilità dei cani da allerta per il diabete.
Di questi, 80 sono già operativi, con un indice di soddisfazione delle persone con diabete e delle loro famiglie pari al 98%. Puoi leggere le loro storie selezionando l’immagine sotto.

Per le restanti 120 persone che hanno iniziato il percorso, si è preso come riferimento i cani in formazione in famiglia da almeno 6 mesi, periodo necessario per ottenere una prima percentuale di segnalazioni da parte del cane da allerta per il diabete.
Qui l’indice di soddisfazione è del 100% anche grazie all’effetto immediato dei benefici che un cane da allerta apporta alla persona con il diabete e alla sua famiglia.
Quanto a lungo mantengono la loro efficaci i cani da diabete?
Un aspetto da evidenziare è che la performance di un cane da allerta per il diabete è strettamente legata alla tipologia di addestramento. Per avere un cane da allerta affidabile, una preparazione professionale è indispensabile.
Infatti, come dimostrato in diversi studi (riportati nell’articolo Formazione professionale cani da allerta vs percorsi non professionali), un cane da allerta formato in modo professionale riesce a segnalare il 99% delle variazioni glicemiche, contro una media del 36% dei cani preparati in modo non professionale.
Inoltre, è dimostrato che maggiore è la capacità dell’istruttore di creare empatia tra il cane e la persona con diabete, maggiore sarà la capacità dell’animale di anticipare le variazioni glicemiche.
La formazione influisce anche sul mantenimento dell’affidabilità nel tempo: con gli anni, la capacità del cane di segnalare le variazioni glicemiche potrebbe ridursi.
Per questo, gli enti che preparano i cani da allerta monitorano spesso i binomi cane-persona con diabete anche dopo il completamento del percorso formativo, suggerendo alcune strategie per mantenere sempre alta l’affidabilità.
Lo strumento principale consiste nel ripetere periodicamente alcuni esercizi, continuando a validare le segnalazioni del cane rinforzando positivamente quando “segnala”.

La formazione in famiglia dei cani allerta
Oggi il percorso di addestramento dei cani allerta diabete sta vivendo una nuova evoluzione. Negli ultimi 10 anni Progetto Serena APS, un ente no profit italiano ha applicato un protocollo di formazione del cane da allerta direttamente in famiglia.
Il cane non viene preparato da un istruttore per poi essere consegnato alla persona con il diabete, ma il cane è :
- della persona con il diabete;
- è addestrato a casa con la sua partecipazione attiva.
Ai fini dell’affidabilità, questo protocollo D.A.D. rafforza la relazione empatica cane-uomo, permettendo al cane da allerta per il diabete di mantenere un’elevata affidabilità anche una volta completato il percorso.
Inoltre, lavorando insieme all’istruttore cinofilo, la persona con il diabete impara cosa fare per mantenere nel tempo le capacità del cane da allerta sempre affidabili.
Quanto sono affidabili i cani da diabete: FAQ
I cani da allerta per il diabete riescono a percepire le variazioni della glicemia nella persona con il diabete imparando a segnalarle grazie a un percorso chiamato D.A.D. (Diabetic Alert Dog).
Sì, è stato dimostrato che i cani da allerta per il diabete, se formati da un istruttore cinofilo qualificato, riescono a segnalare il 98% dei casi di ipoglicemia e iperglicemia.
La formazione in famiglia è un protocollo D.A.D. (Diabetic Alert Dog) ideato da Progetto Serena APS, un ente no profit italiano, secondo cui i cani da allerta vengono formati direttamente in famiglia insieme alla persona con il diabete.