Cani per diabetici a Lavagno (Veneto): storia di Massimo e del cane Cesare

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Cani per diabetici a Lavagno (Veneto): storia di Massimo e del cane Cesare
Massimo e Cesare
Cesare è un Bovaro del Bernese di 6 anni che supporta Massimo, un uomo di 54 anni e con diabete di tipo 2. Ecco la loro storia.

Tempo di lettura: 6 minutes

Indice dei contenuti

Cesare è un Bovaro del Bernese di 6 anni che oggi vive con Massimo, un uomo di 54 anni con diabete di tipo 2. Nel 2023 hanno iniziato il percorso Diabetic Alert Dog di Progetto Serena APS (cani allerta diabete) sotto la guida delle istruttrici cinofile dell’associazione per la zona di Verona, Angelica e Serena

Oggi Cesare ha cambiato la vita di Massimo, portando enormi benefici alla sua continua lotta contro il diabete. Ecco la loro storia.

Cesare entra nella vita di Massimo

Cesare è un Bovaro del Bernese, una razza dalla stazza imponente, conosciuta per la sua forza, l’indole tranquilla e un cuore altrettanto grande. Oggi, mentre raccontiamo la sua storia, ha 6 anni. 

Cesare Bovaro del Bernese

È stato adottato da Massimo, una persona che vive a Lavagno, in provincia di Verona (Veneto), che soffre di diabete di tipo 2, diagnosticato nel 2007.

Massimo aveva perso a 5 anni la sua cagna Minnie, anche lei di razza Bovaro del Bernese. Così quasi per caso, trascorsi 12 mesi da quell’evento, vedendo un annuncio online, compare Cesare che allora aveva un anno e un mese.

Da li è scoccata la scintilla e nel giro di una settimana era a casa, diventando in pochissimo tempo parte integrante della famiglia.

Nel 2022 durante un corso per diventare istruttore cinofilo, Massimo è venuto a conoscenza del Progetto Serena APS e del suo lavoro con i cani da allerta. Ha deciso di iniziare un percorso proprio con Cesare. Sono stati così affidati alla guida delle istruttrici cinofile specializzate in cani da allerta nella zona di Verona, Angelica e Serena.

Cesare e il percorso cani per diabetici

Il Diabetic Alert Dog, o percorso cane allerta nel diabete, è un protocollo strutturato e con basi scientifiche creato dal Dottor Roberto Zampieri nel 2014. È l’unico sistema in Italia che prepari i cani allerta diabete in famiglia

Ciò significa che il cane è di chi ha il diabete e la formazione avviene a casa sotto la guida di un istruttore qualificato.

L’aspetto più importante è che il cane cresce con la persona con diabete, creando, sotto la guida dell’istruttore, una forte empatia. Inoltre, la persona con diabete e la famiglia sono attive nel processo di formazione, effettuando a loro volta gli esercizi.

Massimo ha iniziato il percorso nel 2023 e lo ha portato a termine nel tempo previsto: 24 mesi.

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Non sono un dottore, non mi sostituisco a nessuna moderna tecnologia, non curo il diabete, ma se ti prenderai cura di me… io mi prenderò cura di te per sempre.

Come segnala Cesare

Nel percorso Diabetic Alert Dog, il cane non è addestrato, ma formato a rilevare le variazioni glicemiche nella persona con diabete e a segnalarle. 

Si parla di formazione dato che al cane si insegna a valutare le diverse crisi glicemiche, che sono spesso molto diverse tra loro, e ad agire di conseguenza. Ad esempio, in alcuni casi il cane andrà a chiamare aiuto se valuta che la crisi possa rendere difficile per la persona con diabete correggersi da solo.

Cesare ha iniziato a segnalare dopo i primi tre mesi, come da protocollo. Le istruttrici Angelica e Serena hanno mantenuto un comportamento naturale e pratico che era quello di utilizzare la zampa. Hanno impiegato questo segnale anche se Cesare deve chiamare aiuto: va da chi è presente a casa, come la moglie di Massimo e utilizza la zampa per richiamare l’attenzione.

Cesare nella vita di Massimo: i benefici

Oggi Cesare è un cane allerta diabete operativo che supporta Massimo ogni giorno. Tra gli aspetti che lo rendono un “angelo con la coda” — termine spesso utilizzato per indicare i cani allerta — vi è di sicuro la tranquillità che la sua presenza dà a casa.

In particolare, Massimo ha acquisito una migliore qualità del sonno, dato che di notte sa che, se non sente un allarme del sensore, ci sarà di sicuro Cesare a svegliarlo: non si può rimanere inermi a una zampata di un Bovaro del Bernese.

I benefici sono anche per la famiglia. La moglie di Massimo può vivere con maggiore tranquillità ogni momento, dato che sa che Cesare è sempre presente. La sua presenza costante rende più facile affrontare nel quotidiano la patologia.

Oggi Massimo ha deciso di diventare lui stesso un istruttore di cani allerta nel diabete.

Attenzione il cane allerta diabete non si sostituisce a un medico o un infermiere, non guarisce il diabete ne riduce le somministrazioni di insulina o i controlli con il glucometro. Il ruolo di un cane allerta diabete è di supporto.

Come richiedere un cane allerta a Verona

A chi rivolgersi per iniziare un percorso cani allerta diabete? Più volte abbiamo parlato dell’associazione Progetto Serena APS. Ma chi sono? È un’associazione di promozione sociale nata nel 2014 per opera di Roberto Zampieri e in ricordo della figlia Serena, scomparsa in giovane età.

Lo scopo di questa associazione è promuovere i cani allerta diabete in Italia. Negli ultimi 10 anni ha lavorato al fianco delle famiglie e delle persone con diabete, migliorando la loro qualità di vita grazie all’empatia dei cani da diabete e al loro straordinario fiuto.

Basta contattare la segreteria per avere subito informazioni sul percorso e iniziarlo.

Massimo e Roberto Zampieri
Massimo e Roberto Zampieri

Perché Scegliere Progetto Serena APS

Spesso in Italia si sente parlare di diverse associazioni che preparano i cani allerta diabete, chiedendo a volte prezzi anche esorbitanti. Progetto Serena è l’associazione che ha inventato il protocollo cani allerta per diabete in famiglia, l’unico a garantire il 98% di segnalazioni esatte delle variazioni di glicemia.

Inoltre, è l’unica associazione che ha un protocollo con basi scientifiche accettato dalle Università, tra cui quella di Verona, che da 10 anni sta svolgendo uno studio sugli effetti benefici sulle persone con diabete.

Affidarsi a Progetto Serena vuol dire avere la certezza di un cane allerta che abbia un profondo legame con la persona con diabete, fattore indispensabile e una formazione che gli permetta di rilevare la più piccola variazione glicemica. E i costi? Progetto Serena è un ente no profit, ma privato. Richiede solo un contributo spese per pagare gli istruttori.

Contatta Progetto Serena

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