Formazione cani da diabete vs percorsi non professionali

Formazione cani da diabete vs percorsi non professionali
Formazione cani allerta diabete
Un cane da diabete addestrato è in grado di segnalare tra il 91% e il 99% delle variazioni glicemiche, a differenza di un cane che non ha seguito un percorso formativo. Lo confermano le ricerche scientifiche più recenti.

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Formazione cani allerta

Le capacità di un cane di percepire le variazioni di odore di un essere umano sono enormi. Tuttavia, non bastano a rendere un cane da compagnia un cane da allerta diabete.

A fare la differenza è la formazione (addestramento), con cui un istruttore specializzato nel settore dei cani allerta insegna all’animale a segnalare correttamente e non solo.

La formazione è un elemento essenziale per sviluppare e ottimizzare le capacità dei cani allerta diabete. Non basta semplicemente insegnare al cane a riconoscere le crisi glicemiche, ma l’istruttore deve riuscire a creare una forte relazione empatica tra la persona con il diabete e il cane.

Spesso si pensa di poter fare a meno dell’istruttore, anche perché nei programmi DAD (diabetic alert dog), l’istruttore è proprio il costo principale. L’errore più grande è pensare di guardare qualche video o leggere qualche articolo e improvvisarsi istruttore di cane da allerta.

Senza un adeguato percorso non si raggiungono i benefici fisici, medici e psicologici di un cane allerta. Ad attestarlo non sono solo le testimonianze di chi ha un cane allerta formato in modo professionale, ma anche le ricerche scientifiche.

Cos’è la formazione del cane allerta

Per i cani da diabete, quando si parla di formazione si intende il percorso che porterà l’animale a diventare un cane allerta. Non si utilizza la parola addestramento.

Non è semplice semantica. La parola addestramento si riferisce a un animale che agisce in seguito a un comando. Ad esempio, si chiede al cane di sedersi o di mettersi a terra, e il cane esegue.

I cani da diabete non agiscono su comando, ma vengono istruiti ad operare in completa autonomia. Non è l’istruttore a dire loro di segnalare le variazioni glicemiche, ma è la loro capacità di percepirle a portarli a effettuare la segnalazione.

Ruolo istruttore cani allerta


Quindi, qual è il ruolo dell’istruttore? L’istruttore è fondamentale per diversi motivi:

  • insegna al cane a distinguere le variazioni di odore legate alle ipoglicemie e alle iperglicemie;
  • insegna al cane a segnalare le variazioni glicemiche;
  • aiuta la persona con il diabete a riconoscere le segnalazioni del cane;
  • aiuta a creare quella relazione empatica tra cane allerta diabete e persona con il diabete.

La formazione può avvenire solo con la collaborazione della persona con il diabete. Solo così si andranno a rispettare i tre pilastri del protocollo DAD (diabetic alert dog).

La formazione del cane da diabete: le variazioni glicemiche

Con il supporto di un istruttore iscritto ad enti specializzati nella formazione di cani allerta, come Progetto Serena APS, i cani vengono innanzitutto istruiti a riconoscere l’approssimarsi di una variazione glicemica.

Per fare ciò si utilizzano campioni biologici della persona con il diabete, prelevati durante episodi di ipoglicemia o iperglicemia, quindi con la glicemia molto bassa o molto alta, come tamponi di saliva.

Addestramento cani allerta diabete

Spiegato in modo semplificato, il cane impara ad associare quell’odore specifico a un comportamento di allerta – come, ad esempio, toccare il padrone con la zampa, abbaiare o eseguire un’altra azione. Alcuni cani imparano a prendere la mano della madre per segnalare le variazioni glicemiche di un bambino piccolo, altri a leccare il viso.

Ogni volta che il cane reagisce correttamente al campione “problematico”, riceve una ricompensa (cibo, lodi, gioco), creando così la connessione tra quell’odore e l’azione di avviso. Con il tempo, il cane impara a generalizzare la lezione alla vita quotidiana: se percepisce lo stesso odore o cambiamento nella persona con il diabete, capisce che deve avvisarla.

La formazione della persona con diabete: capire il cane

Un programma DAD con un istruttore qualificato include anche la formazione della persona con il diabete e della famiglia (nel caso di bambini o adolescenti).

L’istruttore insegna a:

  •  comprendere i comportamenti del cane quando segnala;
  • a gestire il cane da allerta;
  • a rafforzare la relazione cane-persona con il diabete.

La formazione ha lo scopo di creare una relazione empatica tra il cane allerta e la persona con il diabete. Un legale fondamentale: imparando a conoscersi reciprocamente, il cane diventa più bravo a leggere i segnali specifici di quella persona, e il proprietario diventa più attento alle modalità di avviso del cane.

Marley di fronte a Lena


Grazie a un istruttore, la persona con il diabete o la famiglia (nel caso di un bambino) acquisiscono le competenze necessarie per fare in modo che le abilità apprese dal cane si mantengano nel tempo. I cani devono continuare a esercitare le loro capacità, altrimenti la loro accuratezza potrebbe diminuire.

Oltre alle segnalazioni quotidiane, è consigliato un richiamo periodico della formazione, ad esempio ripetendo esercizi di riconoscimento olfattivo e ricompensando il cane quando segnala correttamente. Operazione che potrà fare la persona con il diabete o la famiglia in modo autonomo una volta completato il percorso allerta diabete (DAD).

La scelta del cane

Se è vero che tutti i cani da compagnia possono diventare cani allerta diabete, indipendentemente da razza, taglia ed età (preferibilmente entro i 5 anni), dall’altro lato è necessario scegliere il cane giusto per il contesto giusto.

Fattori come la presenza di bambini, altri animali, lo stile di vita della persona con il diabete (attività notturne, viaggi frequenti, ecc.) influenzano la scelta della tipologia di cane.

Ad esempio, per un bambino potrebbe essere più utile valutare un animale di piccola o media taglia. Lo stesso vale per una persona sola che viaggia spesso e deve portare con sé il cane.

Per un adolescente che ha la passione per lo sport, potrebbe essere adatto un animale di taglia medio-grande, scelto tra razze propense al movimento e al lavoro.

In tutti questi casi l’esperienza dell’istruttore diventa fondamentale. Se la famiglia ha già un cane in casa, l’istruttore valuterà se l’animale ha le competenze sociali necessarie per diventare un cane allerta diabete.

Il cane da diabete deve essere socievole con altri cani, con gli animali (si pensi ai gatti) e con le persone, e deve essere abituato a vivere sia in casa sia all’esterno, poiché la persona con il diabete deve avere la possibilità di portarlo ovunque.

Infine, l’animale deve creare una forte empatia con la persona con il diabete.
Solo un istruttore esperto e qualificato nei cani allerta terrà conto di questi elementi, grazie ai quali è possibile formare la coppia cane-persona con il diabete.

Formazione professionale vs Percorsi non professionali

Molte persone con il diabete intraprendono, erroneamente, percorsi di addestramento anche in modo autonomo o non professionale. In altri casi si affidano a istruttori cinofili non qualificati in cane allerta. In entrambi i casi, il cane (spesso l’animale da compagnia che la famiglia già possiede) viene educato dal proprietario stesso, senza l’ausilio di un istruttore qualificato.

Può essere un metodo valido per istruire un cane a individuare le crisi glicemiche? Per rispondere, prendiamo come riferimento alcune ricerche effettuate negli Stati Uniti e in Gran Bretagna tra il 2015 e il 2024.

Uno studio del 2016, pubblicato su Diabetes Research and Clinical Practice, ha preso come campione 135 persone: una parte si è rivolta a istruttori qualificati nei cani allerta diabete, mentre un’altra parte ha seguito un percorso non professionale.
Tutti gli intervistati hanno dichiarato che i cani si comportavano in modo diverso nel momento in cui era in atto una crisi glicemica. Tuttavia, la percentuale di segnalazioni corrette varia in modo elevato.

Segnalazione cane da diabete

Affidabilità delle segnalazioni

Per i cani formati da un istruttore per cani allerta si è evidenziata una capacità di segnalazione delle ipoglicemie pari al 99% e delle iperglicemie al 91,7%.

Invece, per quelli sottoposti ad auto-addestramento, i risultati erano molto variabili: dipendevano dall’esperienza del proprietario nell’educare animali, dalle capacità del cane e dal tempo dedicato all’addestramento.

Secondo un sondaggio del 2015, solo il 31% dei cani con auto-addestramento del proprietario o con la guida di un istruttore cinofilo non preparato nei cani allerta riusciva a segnalare una crisi glicemica, con una percentuale del 70% di false segnalazioni. Un altro ostacolo era legato anche all’interpretazione della segnalazione, che spesso non è percepita dalla persona con il diabete, poiché il cane non mostra un comportamento chiaro e definito.

Sicurezza nel cane da diabete formato professionalmente

Uno studio del 2024 pubblicato sul Journal of the American Podiatric Medical Association su come i cani allerta influiscono sulla vita delle persone con il diabete ha dimostrato che le persone con cani addestrati considerano i propri animali affidabili, con effetti positivi sulla qualità della vita, e benefici medici, fisici, psicologici e sociali.

Invece, i cani che avevano imparato da soli, senza un training strutturato, sono considerati dagli stessi proprietari poco affidabili. La conseguenza è che le persone con il diabete spesso non prendono in considerazione le eventuali segnalazioni, senza ottenere un reale beneficio concreto dalla presenza del cane, se non dal punto di vista psicologico.

A chi affidarsi per la formazione cane allerta diabete

I risultati legati alla formazione di un cane allerta diabete sono evidenti sia nelle testimonianze delle persone con diabete sia nelle ricerche scientifiche. Ma dove si può trovare un istruttore di cani allerta diabete?

Bisogna affidarsi esclusivamente ad associazioni no profit, quindi senza scopo di lucro, che abbiano un percorso strutturato per cani allerta e, in particolare, per quelli allerta nel diabete.
In Italia esiste, ad oggi, un solo ente che dispone di un percorso con basi scientifiche, creato secondo un protocollo registrato e strutturato per cani allerta diabete: Progetto Serena APS.


Si tratta di un’associazione di promozione sociale (APS) che, dal 2014, offre supporto alle persone con il diabete e alle famiglie nella formazione in ambito familiare dei cani allerta diabete.
Per ulteriori informazioni, o per scoprire nel dettaglio come funziona il protocollo DAD, basta selezionare il link qui di seguito.

Formazione cani da diabete: domande frequenti

Come funziona la formazione dei cani allerta diabete?

La formazione dei cani allerta diabete segue quello che viene definito protocollo DAD di Progetto Serena APS, un sistema di addestramento domestico effettuato sotto la supervisione di un istruttore e con la partecipazione diretta della persona con il diabete.

Come fa il cane a segnalare il diabete?

Il cane allerta diabete riesce a percepire le variazioni di specifiche molecole del corpo umano, chiamate VOC (Composti Organici Volatili), che si manifestano durante le crisi glicemiche. Grazie all’intervento di un istruttore specializzato, l’animale impara a riconoscerle e a segnalarle alla persona che assiste.

Quanto costa formare un cane allerta diabete?

La formazione di un cane allerta diabete comporta costi legati al lavoro dell’istruttore. In Italia, l’unica associazione che propone un protocollo strutturato e con basi scientifiche è Progetto Serena APS.

Quanto dura un percorso Cane allerta diabete?

Il percorso Diabetic Alert Dog (DAD) o cane allerta diabete dura in media dai 18 ai 24 mesi. Una volta concluso il cane è dichiarato operativo da Progetto Serena Aps e non è più necessario l’intervento dell’istruttore.