Formazione cani da diabete in famiglia
Formazione del cane allerta, non addestramento. Sono le prime parole che il direttore tecnico di Progetto Serena APS, dottor Roberto Zampieri, ha voluto precisare nel momento in cui siamo andati a chiedere come funziona la preparazione dei cani allerta diabete.
Formare un cane allerta vuol dire fargli acquisire competenze, ma anche sviluppare la capacità dell’animale di ragionare e decidere come comportarsi in base alle crisi glicemiche. Aspetto che lo differenzia molto dall’addestramento.
Inoltre, l’unicità di Progetto Serena è la preparazione in famiglia. Qui di seguito ci soffermeremo proprio su questo aspetto.
Cosa vuol dire formazione in famiglia di un cane allerta
Un cane allerta diabete riesce a segnalare le variazioni di glicemia in una persona con il diabete con un’accuratezza del 98%. Ciò è possibile grazie proprio a un percorso di formazione, chiamato protocollo Diabetic Alert Dog (cane allerta nel diabete).
L’innovazione del protocollo D.A.D., creato nel 2014 dal dottor Roberto Zampieri, direttore tecnico di Progetto Serena, consiste in un percorso modulare basato sulla formazione dei cani in famiglia. Chiariamo questi concetti:
- Protocollo modulare: il sistema insegna al cane a distinguere le variazioni di odore di una molecola VOC (Composti Organici Volatili) utilizzando un meccanismo di apprendimento di base, adattabile però a diversi obiettivi. In questo modo può essere impiegato per tutti i cani di assistenza dai cani allerta diabete, alla ricerca della peste suina, per l’epilessia e così via.
- Formazione in famiglia: nei Paesi anglosassoni, l’istruttore cinofilo prepara il cane senza il supporto della persona con il diabete. Una volta che l’animale ha imparato a segnalare, il cane viene affidato alla persona con il diabete.
Nel protocollo in famiglia di Progetto Serena, invece, il lavoro di formazione avviene direttamente con la persona con il diabete, a casa, per strada e in altri luoghi. Inoltre, il cane è scelto dalla persona stessa, sempre con il supporto dell’istruttore di Progetto Serena APS.
Perché la formazione in famiglia per il D.A.D.?
Quindi, con Progetto Serena:
- il cane è della famiglia;
- l’istruttore cinofilo va a casa;
- la formazione avviene con la partecipazione attiva della persona con il diabete;
- si crea un team: cane – persona con diabete (famiglia) – istruttore.
A questo punto nasce spontanea la domanda: perché è così importante la formazione in famiglia?
La risposta è tutt’altro che semplice. Ecco cosa comporta la formazione del cane con la persona con il diabete e quali sono i vari passaggi.
Ruolo della relazione empatica
Un primo aspetto che la formazione in famiglia determina è la relazione empatica tra il cane e la persona con il diabete.
Diversi studi hanno dimostrato che i cani allerta diabete riescono a individuare le variazioni della glicemia non solo grazie alla loro capacità olfattiva, ma anche grazie alla conoscenza dei comportamenti della persona con il diabete.

È dimostrato che le fasi di ipoglicemia e iperglicemia possono portare a piccoli cambiamenti nei comportamenti delle persone con il diabete: tremori, irrequietezza, sensazione di stanchezza, movimenti rallentati.
Il cane, grazie al rapporto empatico che si è instaurato con la persona con il diabete, riesce a percepire anche questi aspetti. Ciò permette di rendere corrette il 98% delle segnalazioni.
Attenzione il cane allerta diabete non si va a sostituire a un medico o un infermiere, non guarisce il diabete ne riduce le somministrazioni della glicemia o i controlli con il glucometro. Il ruolo di un cane allerta diabete è di supporto.
Il cane impara a utilizzare l’olfatto
La formazione del cane allerta si basa sul condizionamento olfattivo. Vengono utilizzati campioni di sudore o di saliva prelevati nel momento in cui la persona con diabete presenta un basso livello di zuccheri (ipoglicemia) o un livello elevato (iperglicemia).
Il cane viene premiato quando rileva l’odore caratteristico del cambiamento glicemico nella persona con diabete.
L’istruttore cinofilo ha quindi il compito di far capire al cane quando segnalare e di insegnargli a farlo nel momento in cui cambia il valore della glicemia.
La segnalazione
Una volta compreso qual è l’odore che deve individuare, la formazione passa alla fase successiva: stabilire un modo con cui il cane deve segnalare alla persona con il diabete la variazione glicemica.
Grazie alla formazione in famiglia si trova la soluzione migliore in base alla persona che viene assistita dal cane.

Ad esempio, il cane può grattare, abbaiare, leccare la persona con il diabete, richiamare l’attenzione di un membro della famiglia (utile per i bambini piccoli), portare un oggetto o premere un apposito interruttore.
La segnalazione continua finché la persona con il diabete non si misurara la glicemia. A questo punto, il cane ottiene il suo premio.
Compiti accessori
Al cane, l’istruttore può insegnare anche mansioni di supporto, molto utili soprattutto se la persona con il diabete vive da sola. Un esempio è prendere il kit di emergenza con il glucometro e la fiala di glucosio, oppure allertare un parente o utilizzare appositi strumenti tecnologici per chiamare aiuto.
Generalizzazione
La formazione in famiglia inizia in casa. Man mano che il cane segnala e comprende quando si verificano le variazioni glicemiche, si passa ad altri ambienti.
Prima si effettuano passeggiate all’esterno, frequentando i luoghi in cui spesso si reca la persona con il diabete: scuola, parco giochi, caffetterie, ecc.
Poi si passa a simulare eventi di vita reale con le normali attività quotidiane svolte da chi ha il diabete. In questo modo il cane generalizza i suoi comportamenti, iniziando a segnalare ovunque.
Ovviamente, ogni operazione è svolta sempre in presenza dell’istruttore cinofilo di Progetto Serena APS.
Apprendimento da parte della persona con il diabete
La formazione fatta in famiglia implica un altro aspetto molto interessante. La persona con il diabete (o la famiglia, nel caso dei minori) è sempre presente quando vengono svolti gli esercizi, che verranno spiegati dall’istruttore, dato che tra un incontro e l’altro sarà la famiglia a doverli eseguire.

Ciò permette alla persona con il diabete di comprendere come funziona la formazione del cane e di stabilire insieme all’istruttore come effettuare le segnalazioni.
Inoltre, dopo la conclusione del percorso, è necessario ripetere gli esercizi nel tempo: un’attività che, grazie al protocollo in famiglia, può essere svolta in modo indipendente dalla persona con il diabete.
Il cane diventa operativo
La formazione del cane allerta diabete dura circa 18–24 mesi, tempo necessario per insegnare i vari comportamenti di allerta e permettere la segnalazione nella vita reale.
A conclusione del percorso, il cane verrà dichiarato operativo con il rilascio di un attestato.
Per iniziare un percorso, puoi contattare Progetto Serena APS.
Formazione in famiglia cane allerta: FAQ
Con la formazione in famiglia per i cani allerta diabete, è l’istruttore cinofilo a recarsi presso l’abitazione della persona con il diabete, effettuando il percorso D.A.D. insieme alla famiglia e al cane.
Il percorso in famiglia permette di rafforzare la relazione empatica tra cane e persona con il diabete, fondamentale per ottenere un successo del 98% nelle segnalazioni di variazioni glicemiche corrette.
L’unica associazione ad avere un protocollo strutturato e con basi scientifiche in ambito familiare per i cani allerta diabete è Progetto Serena APS