Addestramento e formazione: sono sinonimi?
I termini addestramento e formazione in Italia sono spesso utilizzati, nel settore cinofilo di assistenza e in generale, come sinonimi per indicare il percorso di un cane allerta. Entrambi sono termini che si riferiscono all’educazione, ma ci sono profonde differenze tra addestrare un cane e formarlo.
Grazie alla formazione si crea un cane allerta diabete che segnala il 98% delle crisi glicemiche, mentre l’addestramento non riesce ad ottenere questo risultato. Ecco il perché, con un confronto delle caratteristiche delle due metodologie e delle principali differenze.
Definizione
Nei Paesi anglosassoni, per definire la formazione di un cane allerta diabete è utilizzata la locuzione training diabetic alert dog. La traduzione letterale in italiano è formazione cane allerta diabete, non addestramento.
La prima differenza è nell’etimologia di queste due parole:
- Formazione: proviene da formare, educare, far acquisire competenze;
- Addestramento: abituare, allenare, istruire.
Entrambe le parole indicano il trasferimento al cane di qualcosa che nel caso specifico, è la capacità di segnalare le variazioni della glicemia. Tuttavia, la formazione include l’idea di educare, far acquisire all’animale una capacità aggiuntiva.
Se vuoi scoprire come fa, leggi la nostra guida su Come fa un cane a fiutare il diabete.
Invece, l’addestramento implica il concetto di ripetere un determinato comportamento che si è trasferito al cane.
Input
- Formazione: i cani allerta rispondono a un input legato a una variazione dell’odore nelle molecole dei VOC (composti organici volatili) del corpo umano, legati alle variazioni glicemiche. Quindi, la loro azione è in autonomia.
- Addestramento: l’input è legato a un comando da parte del proprietario, che innesca così uno specifico comportamento da parte del cane che lo porta a cercare l’odore che gli è stato insegnato ad individuare.
Quindi, con la formazione dei cani allerta diabete, il cane agisce in autonomia senza necessità di avere un comando. Nell’addestramento si parte invece da un preciso comando.
Metodologia
La metodologia per insegnare ai cani allerta diabete a individuare le variazioni glicemiche si basa sul condizionamento olfattivo, utilizzato sia nella formazione sia nell’addestramento.
Il cane impara a individuare l’odore delle ipoglicemie o iperglicemie attraverso campioni imbevuti di saliva o di sudore, prelevati in un momento in cui la persona con diabete presenta bassi livelli di zuccheri (ipoglicemia) o livelli elevati (iperglicemia).

Gli viene insegnato così a segnalare in un modo specifico, ad esempio utilizzando la zampa, abbaiando, o portando un oggetto.
Successivamente si passa a generalizzare il lavoro, effettuandolo ovunque.
Relazione empatica
La formazione dei cani allerta diabete crea una forte relazione empatica, grazie alla quale il cane non solo percepisce la variazione di odore, ma è anche capace di valutare i cambiamenti, alcune volte impercettibili, del comportamento della persona con diabete.
Questa relazione si può creare solo attraverso un percorso D.A.D. (Diabetic Alert Dog) fatto in famiglia.
Secondo questo sistema creato in Italia da Progetto Serena Aps, il cane cresce e viene formato a casa con il supporto di un istruttore cinofilo di cani allerta nel diabete.
Il cane appartiene alla persona con diabete, che lo vive ogni giorno, rafforzando così l’empatia e la relazione sociale. Inoltre quest’ultima partecipa attivamente alla formazione del cane, effettuando gli esercizi con l’istruttore e ripetendoli tra un incontro e un altro.
Invece, l’addestramento si basa sull’insegnamento di un preciso comando, che può essere impartito anche fuori casa, senza la presenza della persona con diabete. Questo aspetto comporta una serie di svantaggi: non si crea subito un’empatia con la persona che il cane assiste, lavoro che deve essere fatto successivamente e che spesso non riesce.
Inoltre, dato che la persona con diabete non ha partecipato attivamente all’addestramento, dovrà imparare tutti i comandi necessari e i comportamenti del cane.
Infine, dal punto di vista sociale l’addestramento fa perdere alla persona con il diabete i vantaggi fisici e sociali di vivere ogni giorno un cane da allerta.
Obiettivo
Il fine della formazione nei cani allerta nel diabete è quello di insegnare al cane ad agire in modo autonomo nel momento in cui percepisce una variazione glicemica, e anche comportamentale, della persona con diabete.
Il cane acquisisce così competenze tali da valutare il livello della variazione glicemica e agire quindi di conseguenza.
Infatti, le variazioni glicemiche non sono tutte uguali e alcune sono più pericolose di altre. Il cane da assistenza riesce quindi a comprendere se la persona con diabete non è in grado di chiedere aiuto, e interviene utilizzando gli appositi strumenti che ha imparato a usare.
La sua competenza gli permette di identificare, con un anticipo di 30-40 minuti, le variazioni glicemiche prima della segnalazione da parte degli strumenti tecnici, riducendo così la frequenza degli episodi di ipoglicemia e iperglicemia profonda in modo significativo, grazie al tempestivo avviso del cane.
L’obiettivo dell’addestramento è sempre quello di insegnare al cane a percepire un odore diverso, ma l’azione viene compiuta dall’animale su comando. Quindi, il cane non agisce da solo o in autonomia, ma attenderà l’input del proprietario o dell’istruttore per agire.
Addestramento cani allerta vs formazione: tabella compartiva
Descrizione | Formazione D.A.D. | Addestramento |
---|---|---|
Definizione | Da formare, educare, far acquisire competenze | Da abituare, allenare, istruire |
Termine | Mette in evidenza il sistema educativo e formativo del cane | Il cane agisce sotto un input dato da un comando |
Fine | Il cane comprende a valutare le crisi glicemiche e ad agire di conseguenza | Insegnare compiti specifici al cane |
Durata | 16-24 mesi | 12-24 mesi |
Input | Dalla variazione di odore dovuto alla glicemia nel sangue della persona con diabete | Da un comando, uno specifico evento |
Relazione | Permette al cane di valutare altri fattori che rafforzano la % di segnalazioni esatte | Rafforza la capacità del cane di seguire un comando |
Conduttore | La formazione è in famiglia | Anche senza il proprietario |
Dove iniziare la formazione di un cane allerta in Italia
Per iniziare la formazione in famiglia di un cane allerta nel diabete in Italia, l’unica associazione che dispone di un protocollo strutturato e con basi scientifiche è Progetto Serena Onlus.
Un’APS (associazione di promozione sociale) nata nel 2014, che da oltre 10 anni forma cani allerta diabete con un protocollo Diabetic Alert Dog in famiglia.
I risultati, fino a oggi hanno portato a una presenza su tutto il territorio nazionale con 80 cani operativi e altrettanti in formazione e 60 istruttori cinofili che vi collaborano con un enorme beneficio per tutti coloro che vivono ogni giorno il diabete di tipo 1.
Se vuoi conoscere come lavora, leggi le Storie di cani allerta.
Per iniziare la formazione di una cane da assistenza per diabete con Progetto Serena basta contattare l’associazione: si riceveranno così tutte le informazioni utili e i costi di rimborso spese da sostenere.