Jacky e Diego: Storie
Qualunque cane può diventare un cane allerta diabete se si crea la giusta relazione ed è seguito da un istruttore cinofilo qualificato nei cani allerta. L’esempio è la storia di Jacky, un incrocio di pinscher, un cane considerato poco adatto ad imparare, con molte limitazioni nell’apprendimento.
Oggi, dopo due anni di lavoro con l’istruttore Alfio Ingiulla di Progetto Serena APS, Jacky è diventato un cane allerta diabete operativo, che assiste il suo piccolo proprietario di 9 anni: Diego. Ecco la loro storia.
Jacky inizia il percorso D.A.D.
Siamo a Carlentini, un comune del libero consorzio comunale di Siracusa. Jacky, un incrocio Pinscher, viene adottato dal padre di Diego, un bambino che allora aveva poco più di 5 anni e affetto da diabete di tipo 1, per essere destinato alla caccia.
Ben presto viene però considerato poco socievole e non adatto diventando così cane da compagnia della famiglia. La vita di Jacky stava però per prendere un altro percorso.
Grazie all’intervento dell’associazione Lions di Siracusa, viene proposto alla famiglia di Diego di iniziare il percorso D.A.D., Diabetic Alert Dog, di Progetto Serena APS, preparando proprio Jacky come cane da allerta diabete.
La madre di Diego era inizialmente scettica, conoscendo il carattere piuttosto possessivo del piccolo Jacky e supponendo la necessità di prendere un altro cane.
Attenzione il cane allerta diabete non si va a sostituire a un medico o un infermiere, non guarisce il diabete ne riduce le somministrazioni della glicemia o i controlli con il glucometro. Il ruolo di un cane allerta diabete è di supporto.
Percorso D.A.D.: Jacky, Diego e Alfio
L’incontro con il Progetto Serena e l’istruttore cinofilo Alfio Ingiulla è avvenuto nel 2022. I genitori di Diego non riponevano molte speranze in Jacky, che ormai aveva 4 anni, tranne Diego, che fu molto entusiasta del suo piccolo compagno.
Il cane non aveva un’educazione di base e risultava essere molto possessivo nei confronti delle persone che aveva vicino.
Tuttavia, ciò che notò subito Alfio era il forte legame tra Jacky e Diego, fondamentale per il percorso di cane allerta diabete in famiglia.

Dopo un approccio adeguato da parte dell’istruttore cinofilo Alfio, Jacky iniziò a cambiare atteggiamento, dimostrandosi molto propenso ad apprendere: già dopo la prima consulenza, Jacky fu giudicato idoneo per iniziare il percorso D.A.D. di Progetto Serena.
Da quel momento in poi, Alfio incominciò la formazione in famiglia, recandosi una volta a settimana a casa della famiglia e lavorando con Diego e con Jacky.
Come segnala Jacky
Il protocollo di Progetto Serena è oggi l’unico in Italia per i cani allerta diabete ad essere strutturato e basato su fondamenta scientifiche. La sua unicità consiste nella formazione in famiglia, secondo cui il cane è preparato a casa insieme alla persona con il diabete e, in caso di minori come Diego, anche con il supporto dei genitori.
I motivi sono diversi, ma oltre a insegnare al cane a rilevare le crisi glicemiche della persona con il diabete, questa metodologia rafforza la relazione cane-persona con il diabete, creando una forma di empatia grazie alla quale si ottiene un risultato eccezionale: un cane per il diabete riesce a segnalare il 98% delle crisi glicemiche.
Alfio ha insegnato a Jacky a segnalare abbaiando e a smettere solo nel momento in cui il piccolo Diego effettua un controllo con il glucometro.
Nei 24 mesi di percorso, Jacky ha appreso a riconoscere l’odore che indica le variazioni della glicemia, ma anche a interpretare dei micro-cambiamenti nel comportamento del suo assistito, tipici quando ci sono delle ipo- e delle iperglicemie.
Jacky: un angelo con la coda
Jacky è spesso definito dai genitori di Diego come un angelo con la coda. Dopo meno di sei mesi dall’inizio del percorso D.A.D., sono arrivate le prime segnalazioni che hanno portato più tranquillità alla famiglia.
I genitori hanno la certezza che c’è sempre Jacky vicino a Diego e che segnalerà le ipo- e le iperglicemie anche in anticipo. Come testimoniato anche da studi scientifici, i vantaggi di un cane allerta sono enormi dal punto di vista medico, fisico, sociale e familiare.
Un esempio: le notti, spesso temute dai genitori che si svegliano continuamente per controllare il glucometro, ora passano più tranquille, dato che, in caso in cui scatti il sensore di allarme, c’è Jacky a segnalare a tutti con un abbaio che è in atto una variazione glicemica.
A chi rivolgersi per iniziare il protocollo D.A.D. in Italia
Jacky e Diego sono una storia straordinaria, ma ormai parte della vita quotidiana di centinaia di persone che vivono con il diabete e che sono affiancate da un cane allerta di Progetto Serena.
Ma come fare per iniziare il protocollo Diabetic Alert Dog? L’unico ente in Italia ad avere un protocollo strutturato e basato su fondamenta scientifiche è l’associazione Progetto Serena APS, presente in tutta Italia.
Quindi, se vuoi iniziare il percorso nella tua città o conoscere informazioni dettagliate, basta visitare il sito progettoserenaonlus.it o contattare la segreteria.